QUANDO E’ NECESSARIO RIVOLGERSI ALLO PSICHIATRA?
E’ opinione comune che sia necessario rivolgersi allo psichiatra solo in caso di patologie
gravi come la schizofrenia, e non per le forme di disagio più lievi e più comuni.
È vero che lo psichiatra può gestire anche patologie gravi, ma queste rappresentano solo una minima parte dei disturbi psichici, e anche una minima parte dei disturbi che giungono all’osservazione dello psichiatra nel proprio studio.
Infatti, oltre alle malattie psichiatriche gravi esistono moltissime forme lievi di disagio, che comunque possono compromettere in modo significativo la qualità della vita.
Tra queste le principali sono i disturbi d’ansia, le forme depressive lievi, i disturbi del sonno. Moltissime persone affette da tali disturbi hanno timore di rivolgersi allo psichiatra perché pensano che quest’ultimo sia il ‘medico dei matti’ e spesso trascurano i sintomi e attendono molto tempo prima di rivolgersi allo specialista, con il rischio di aggravare la situazione e cronicizzarla.
A volte queste persone si rivolgono al neurologo, pensando erroneamente che sia un medico che tratta patologie mentali lievi, mentre le patologie di pertinenza della neurologia non sono disturbi come l’ansia o la depressione, ma malattie organiche come il morbo di Parkinson, la malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla.
Bisogna quindi superare i pregiudizi e chiedere aiuto al giusto specialista o chiedere consiglio al proprio medico di famiglia.
Tuttavia a volte anche i medici di famiglia non riconoscono la necessità dello specialista, e in alcuni casi, soprattutto per disturbi d’ansia e insonnia, invece di consigliare una visita psichiatrica prescrivono ansiolitici e ipnotici, che risolvono solo momentaneamente e causano inoltre tolleranza (il fisico si abitua ed è necessario un dosaggio sempre più alto per ottenere lo stesso effetto) e dipendenza (si ha una crisi d’astinenza se il farmaco viene interrotto improvvisamente).
I trattamenti farmacologici prescritti dallo specialista in psichiatria invece costituiscono una vera e propria cura e, al contrario di ciò che molti pensano, non causano dipendenza ma al termine del periodo di cura vanno progressivamente sospesi.
La terapia farmacologica di un disturbo psichico, e quindi l’aiuto dello psichiatra, è necessario in tutti quei casi in cui tale disturbo, anche se non grave, causa un disagio significativo, compromettendo la vita di tutti i giorni, l’efficienza sul lavoro, la capacità di dedicarsi con entusiasmo ai rapporti sentimentali e alla famiglia, vivere relazioni sociali soddisfacenti e trascorrere serenamente i momenti di svago e di riposo.
In questi casi rivolgersi allo psichiatra non è un segno di debolezza ma una scelta matura di chi ha a cuore la propria salute.
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